VITA di ROSA DI GESU' MARIA
Il 5 settembre 1981, Rosa di Gesù
Maria, Mamma Rosa come la chiamavamo familiarmente, è andata ad incontrare
il ‘suo’ Gesù che ella desiderava tanto. Ha lasciato una testimonianza
di vita commovente d’umiltà, di ubbidienza, di perdono, di sofferenza
offerta, di amore. Ha cercato di seguire l’esempio della Mamma Celeste,
si è offerta tutta a Gesù, un’offerta resa possibile solo con
il suo immenso amore che plasmava ogni istante ed ogni gesto della
sua vita. Nella scia del tema che sostiene la nostra preghiera quest’anno,
OFFRIRE, meditiamo insieme il seguente estratto della testimonianza
di don Ludovico BONINI, cappellano dell’Ospedale Civile di Fidenza
(Parma) dove Mamma Rosa è stata ricoverata più volte e dove
si è spenta quel 5 settembre 1981. “C'era in lei qualcosa che sembrava
sfuggire, proprio quando stava per manifestarsi: e si pensava al mistero
che portava con sé. Compresi poi il fascino e la paura di questo mistero:
il suo dolore. La sua vita e la sua missione si riducevano e si concentravano
nella sua sofferenza. La malattia rende umili e il silenzio trasfigura.
Mamma Rosa compiva questo lavorio nella sua vita: ridurre tutto all'essenziale.
Silenzio e preghiera era l'ambiente che si era creato attorno: per
il silenzio era presente a se stessa, per la preghiera era presente
a Dio. E così compiva il gesto sacrificale del suo dolore. La malattia
che l'aveva colpita progrediva e si estendeva a tutto il suo corpo.
Vi era poi la sofferenza del suo spirito, quel voler essere vicino
al Signore Crocifisso, il timore di non saperci stare. Per questo
si richiamava sempre alla volontà di Dio e giorno per giorno compiva
il suo sacrificio, nell'offerta al Signore della sua croce. Ora si
era fatta veramente alunna della Madonna. Con il Rosario sempre in
mano passava il tempo, apprendeva la difficile lezione dell'accettare
e aveva la gioia di donare. Si aveva l'impressione di una familiarità
confidente tra la Madonna e Mamma Rosa. Le pene e i problemi per noi
sempre enigmatici trovavano nel clima spirituale di quell'anima una
chiarificazione sorprendente: per cui anche il dolore acquisiva una
comprensione nuova, facile a dirsi ma non a provare, attraverso il
dolore donare e consumare se stessi. Il desiderio più grande
che Mamma Rosa esprimeva era la Comunione Eucaristica. Era proprio
l'esigenza della sua vita spirituale e anche della sua missione nella
Chiesa: farsi olocausto o meglio accettare di essere offerta, bruciata,
consumata come un fiore, come un cero, come una vittima: simboli ben
presenti nella sua storia.”
MAMMA ROSA E PADRE PIO
Mamma Rosa ha accolto dalla pura ed alta figura di Maria, Madre dei
Credenti, continuamente il suo modello e l’indicazione del cammino da
percorrere, vivendone giorno per giorno gli inviti.
Dopo l'incontro con Padre Pio, Rosa ebbe veramente una trasformazione
radicale, aveva intuito che tutti quei fatti straordinari che le erano
accaduti, la indirizzavano a qualcosa di più grande, più
alto, al misterioso operare di Dio nella vita di tutti, alla semplicità
e forza del Vangelo, ad abbracciare la Croce di Gesù.
Dal 1964 al 1968, numerosi furono i contatti diretti e indiretti,
tramite anche altri frati cappuccini, con Padre Pio. Significativo
è il fatto che la prima statuetta della Madonna delle Rose,
posta nell'oratorio di casa, donata nel novembre del 1964 da una figlia
spirituale di Padre Pio di Piacenza, agli inizi del 1965 sia stata
benedetta direttamente da Padre Pio durante un pellegrinaggio a San
Giovanni Rotondo.
Dopo il decesso di Padre Pio avvenuto nel 1968, Rosa volle che fosse
nominato fra i protettori del Giardino delle Preghiere insieme a Sant'Antonio,
San Francesco e San Giuseppe.
In suo onore ed in segno di ringraziamento gli fece erigere la statua
in bronzo collocata nel Giardino delle Preghiere ed ogni giovedì
pomeriggio si recitava la preghiera particolare per la beatificazione
di Padre Pio.
Rosa percepì con chiarezza che la santità di Padre Pio
era un dono spirituale importante e per questo invitò moltissimi
pellegrini che non lo conoscevano a recarsi da Lui.
Ora, in questi giorni straordinari della sua Beatificazione, imploriamo
da lui, che è in Cielo, il sostegno e l'aiuto per continuare
l'opera della Città delle Rose in spirito di preghiera, affinché
sia sempre fatta la volontà del Signore ed in spirito di carità
fraterna come la Madonna delle Rose e Rosa di Gesù Maria ci
hanno chiesto.
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VITA
di ROSA DI GESU' MARIA
TESTIMONIANZE
Don Edgardo
Pellacani, Parroco di San Damiano
"Mamma Rosa
era ignorante, dice Don Edgardo, non leggeva libri. Nel periodo precedente
le Apparizioni, parlava molto poco, intervallava le sue poche parole
con dei silenzi e si esprimeva quasi sempre nel dialetto locale. Dall'oggi
al domani, improvvisamente ha parlato a tanta gente di ogni età e
di ogni condizione. Riceveva tante persone, dando loro dei consigli
e pregando con loro. Ha fatto conoscere, nei suoi messaggi, in un
italiano il più delle volte molto corretto, testi profondi sulla fede,
sull'amore e su tutti gli aspetti della vita cristiana.
Inspiegabile! Un vero problema per me!
E Rosa diceva: 'Io sono solo ciò che la Madonna mi fa essere.' "
Incontro
personale con Mamma Rosa
Verso la
fine del mese di agosto 1981, ho avuto una breve conversazione con
Mamma Rosa, resa possibile grazie a Luisa, originaria del Tirolo del
Sud che aiutava sul posto e parlava tedesco, visto che io non parlo
italiano. Mamma Rosa stava dietro il cancello, io dall'altra parte,
verso il Piccolo Giardino di Paradiso. Mamma Rosa, seria, mi disse:
"Il mio tempo su questa terra sta per finire. Presto Dio verrà a prendermi.
Ma dopo la mia morte, da lassù, non dimenticherò nessuno di quelli
che vengono qui. Dal Paradiso, continuerò a pregare per quelli che
verranno in pellegrinaggio a San Damiano fino alla fine dei tempi."
Mamma Rosa mi diede l'impressione di una persona piena di bontà, di
fiducia e di umiltà. Mi convinsero la sua trasparenza e la sua semplicità
"
Un Sacerdote Tedesco
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Rosa di Gesù Maria - Spiritualità
Con Maria
nel silenzio per incontrare il Signore
L'amore
come lo vuole la Madonna
"Mamma Rosa, che cosa si aspetta la Madonna da ciascuno di noi?"
"Un grande amore, un amore di dolcezza, di bontà, per la nostra salvezza.
Ecco cosa vuole! Questo è l'amore che deve regnare anche in tutto
il mondo. E' questo fuoco d'amore che noi dobbiamo dare a tutti. Tutti
devono capire che è in questo il punto centrale dell'amore di Dio…
Ecco la missione di questo luogo. E noi, qui, dobbiamo ricevere ed
aggrapparci a questo amore potente per farne dono. L'Amore cristiano,
l'Amore che è gioia, questo Amore che deve innalzarsi fino a Gesù,
fino alla Santissima Trinità, Padre, Figlio, Spirito. Il Padre ci
dà la forza di sopportare le prove. Il Figlio ci dà l'amore. Lo Spirito
Santo ci illumina con questo amore, che, noi, dobbiamo deporre in
tutte le anime. Ecco cosa dobbiamo fare
Come un
testamento . . .
Qualche giorno prima di partire per il Cielo, Rosa ricevette un sacerdote
amico e confidente.
"Quali disposizioni hai da dare, Rosa, per quelli che rimangono?"
"La Madonna mi ha detto solo tre cose", rispose Rosa.
"La prima: 'Amare, pregare,
offrire, soffrire, tacere.'
La seconda: 'Non ho bisogno di propagandisti.'
Infine: 'Occorrono nove mesi perché un bimbo nasca.'
"
Rosa poi
soggiunse: "In che mese siamo, Padre?" . . .
"E' tutto. Per il resto, tocca a voi essere la pioggia che fa crescere
l'albero."
Ecco i tre punti che Rosa mi ha trasmesso, confidò il prete.
La Madonna
attraverso Mamma Rosa ci ha insegnato a vivere il silenzio, lasciandoci
guidare dagli insegnamenti della Chiesa Cattolica per giungere alla
verità che è Cristo Gesù nostro Signore. Don Bonini, Cappellano
dell'Ospedale di Fidenza, ha seguito e assistito spiritualmente Mamma
Rosa durante le varie degenze all'ospedale; l'ha assistita anche al
momento della morte, il 5 settembre 1981 alle ore tre del mattino
e ci ha così testimoniato sulla persona e sul clima che circondava
Mamma Rosa:
"La malattia
rende umili e il silenzio trasfigura. Mamma Rosa compiva questo lavorio
nella sua vita: ridurre tutto all'essenziale. Silenzio e preghiera
era l'ambiente che si era creato attorno: per il silenzio era presente
a se stessa, per la preghiera era presente a Dio. E così compiva il
gesto sacrificale del suo dolore. "
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Fioretti
"Guarda
bene, Rosa!"
Rosa mi raccontò,
una sera:
Ero nella mia stanza. Ho sentito come un mormorio, nel viale, giù,
in basso. Sono andata alla finestra e mi sono affacciata. Ho visto
la Madonna. Aveva un lungo, lungo mantello, costellato di stelle.
Se ne andava, circondata da angeli da entrambi i lati. Guardai, stupita.
Era come se ella 'scivolasse' a un metro dal suolo. All'improvviso,
si è voltata e mi ha detto, puntando il dito: 'Guarda bene,
Rosa.' Poi è ripartita. Io non vedevo niente, non capivo niente.
Da più lontano, si è voltata una seconda volta, sempre
col dito puntato, ed io non vedevo ciò che voleva mostrarmi.
Ella ha ripetuto: 'Guarda bene, Rosa'. Ed è partita di nuovo.
Si è voltata per la terza volta e ha puntato ancora il dito.
Ho visto, allora, che mi indicava la chiesa di San Damiano e ho capito
interiormente che mi voleva dire: 'Io vi conduco da mio Figlio Gesù.
Da mio Figlio Gesù nel Santissimo Sacramento. Da mio Figlio
Gesù, nel santissimo sacrificio della Messa. Da mio Figlio
Gesù, che è la Chiesa'."
Maria
lineffabile
Feci una domanda
a Mamma Rosa: La Madonna, come la vede?
- Quando arriva, talvolta cinque, due o tre minuti prima dellApparizione,
vedo lo Splendore
lo splendore che arriva. La vedo lì,
davanti al pero, con gli Angeli e i Santi.
- Comè la sua voce?
- Una voce damore. Così bella! Limpida di un amore che
non
so
non posso dire che tipo di voce sia. Ha un gusto di dolcezza
Impossibile a dirsi. Come Gesù stesso.
Un altro giorno Rosa mi disse: La Madonna ha sempre un dolce
tono damore. Gesù ha un tono che infiamma lo spirito
e il cuore, e infonde un fuoco damore, mentre la Madonna ha
solo lamore materno, e Dio, con la sua potenza, amplifica tutto.
Il Cielo
è anche la terra
Dopo pranzo,
Mamma Rosa parlava con gli amici. Quando la Madonna parla del
Cielo, disse con tono deciso, non parla soltanto dellaldilà,
dopo la morte. Parla anche del Cielo che è su questa terra,
ora. Del Cielo che si può vivere in terra, perfino nelle prove,
nelle tribolazioni. Quando ci si volge verso Dio, Egli effonde la
sua gioia, ed è la gioia del Cielo. Non gioia della terra.
E persino tu che soffri, puoi assaporarla.
Mamma Rosa si fermò, poi riprese: Cosa dice la Madonna
in un messaggio? I vostri occhi saranno incantati dalle meraviglie
del Cielo e della terra. Capirete la grandezza del Cielo, la bellezza
del Cielo, la gioia del Cielo.
Rosa scosse il capo più volte. Avete capito? La grandezza
del Cielo che è sulla terra
Il Cielo che Dio ha voluto
per la terra
per tutti gli uomini
la bellezza del Cielo,
sulla terra e negli uomini, malgrado il peccato. Avete capito?
E noi: Sì, Mamma Rosa.
Davvero? Davvero?
Ella ci fissava negli occhi. Fummo meno sicuri di aver capito.
Ebbene, a poco a poco capirete
!, disse Mamma Rosa.
Serenità
Malgrado
tutte le preoccupazioni e le pesanti croci da portare, nonostante
le calunnie e le maldicenze da sopportare, Mamma Rosa era sempre raggiante.
Non le piaceva vedere visi imbronciati. Più volte mi chiamò
per nome e mi disse: La Madonna vuole la serenità
la serenità.
Gli svaghi
Un giovane
chiese un giorno a Rosa come doveva comportarsi destate. Rosa
gli rispose: Agisci secondo la tua coscienza. Prega. La Mamma
Celeste ti ispirerà. ogni divertimento è lecito, purché
non si perda lo spirito di preghiera e lunione con Dio.
Offrire
serenamente
Una
pellegrina italiana, oberata di lavoro, manifesta a Rosa la propria
sofferenza di non poter vivere meglio lintimità con Gesù.
Rosa la calma con poche frasi: Non devi metterti in testa che
non fai niente. Devi avere il cuore sereno e dire: Mamma, io
ti do la mia volontà, il mio cuore, la mia anima. Intervieni
tu. Per la stanchezza e a causa del mio lavoro, non posso pregare.
Io ti offro tutto. Che le mie giornate siano un costante atto damore
per Gesù. Basta ciò. Tocca a loro agire. Quando
offri la tua volontà, il tuo pensiero e il tuo cuore a Gesù,
allora Gesù interviene. E lui che ha nel suo cuore i
nostri pensieri, il nostro cuore. E sufficiente, quindi, che
siamo sempre, col nostro spirito, rivolti al Cielo. Non bisogna prendersela
con se stessi. Se Gesù ci vuole così, facciamo così.
Gesù vuole metterci alla prova per vedere se siamo capaci di
affrontare queste cose, se siamo capaci di offrirgli questi sacrifici,
le sofferenze e langoscia del nostro cuore. Ma il nostro cuore
devessere sempre per lui, nella serenità. Offriamo tutto
a Gesù serenamente.
Un
passo per volta
Rosa
diceva: Ciò che Gesù si aspetta da noi, è
che diventiamo santi, subito santi e dei grandi santi. Ognuno di noi,
chiunque.
Ma,
dice Gesù, nel modo in cui tu sali una scala: un gradino per
volta, uno dopo laltro. Con calma. Un passo alla volta. E arrivi
in alto, senza accorgertene. Se volete fare tutto in una volta, non
ce la fate.
Gesù
mi ha detto ancora: I santi erano come voi! Avevano i vostri
difetti e tante cose che non andavano, e, allinizio, non pregavano,
non ascoltavano. Ma, pregando e col mio aiuto, essi hanno ottenuto
tutto e sono diventati dei grandi santi. Anche voi, ascoltate la voce
del vostro Fratello, pregate e offrite in silenzio.
Che
madre di tenerezza!
Che
Madre di tenerezza è la Vergine!, diceva Rosa. Il 15
agosto 1967, nella Festa dellAssunzione, Mamma Rosa annuncia
che la Madonna appare, tenendo in mano sette rose bianche.
Gli Angeli e i Santi che laccompagnano hanno tutti, anchessi,
delle rose bianche. E la Santissima Vergine annuncia con un tono di
rimprovero così delicato e bonario, da commuovere, quel giorno,
tanti cuori: Voi, figli miei, non vi siete ricordati per niente
di portarmi una rosa: la purezza dei vostri giovani, il vostro amore,
la vostra dolcezza, la vostra bontà. Ma io ve le ho portate,
le rose, figli miei. Sono tutte grazie che faccio scendere su di voi!
Siate semplici
Con Rosa si parlava in modo semplice: Che cosa si aspetta Gesù
da noi? Come amarlo? Rosa, con voce calma e soave: Parlate
sempre al mio amore, dice Gesù. Una cosa. Unaltra. Ditemi
tutto. Io imprimo nel vostro cuore la gioia che noi siamo fratelli;
che ci amiamo di un amore molto profondo.
Così
come in un prato, in mezzo a tutti i fiori, raccogliete i fiori dellamore
per presentarli al Padre. Nella sua gioia, siate molto semplici. Voi
non sarete mai degli Angeli. Io vi accetto così come siete,
e non come vorreste essere. Come siete e come vi ho creato. Io vi
accetto così. Voi basta che mi amiate, di un amore grande,
dovunque andiate, dovunque passiate e parliate. Se cogliete un fiore
per me, che esso esprima il vostro amore! Lhai creato
tu, come hai creato me!
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